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Presidente SRM Paolo Scudieri: “Il Mediterraneo è effervescente e frequentatissimo”

Il presidente ha parlato delle opportunità dell'Italia, del Mediterraneo e della necessità di superare le difficoltà legate alla burocrazia per evitare di perdere una grande occasione di sviluppo del Mare Nostrum

Del 13 Luglio 2023

Presidente SRM Paolo Scudieri “Prima di tutto auguri SRM! Quello che presentiamo è uno studio particolarmente profondo che, avendo 10 anni, traccia in maniera sostanziale e piena di significato l’evoluzione di un settore importantissimo. Il Sud Italia ha delle eccellenze straordinarie e ogni regione rappresenta un unicum ancora non rappresentabile nella media, ma bisogna rappresentarlo nella puntualità della genesi dell’evoluzione che ogni regione sa interpretare. In 20 anni SRM si è dato un segno di professionalità estremamente profondo. Ha voluto anche internazionalizzarsi. Di fatto ha ampliato i propri interessi perché il mondo è più ampio. Per leggere le dinamiche economiche bisogna arrivare almeno alla analisi del Mare Nostrum, anche esso sottostimato, come il Mezzogiorno. Ma che con gli sconvolgimenti neo-politici sta scoprendo un ruolo strategico. Non a caso il Governo italiano ha fatto decine di missioni nei Paesi nord africani e centro africani tracciando una rotta verso un bacino, quello del Mediterraneo, che rappresenta 500 milioni di abitanti. La nostra Europa ne rappresenta circa 400. Comprendiamo bene che gli equilibri attinenti questa area geografica rappresenteranno una naturale evoluzione dei nostri interessi, nei quali l’Italia può e deve rappresentare quel riferimento per l’evoluzione dei Paesi. L’evoluzione è legata alle rotte e alla logistica. E in questo rapporto leggiamo un interesse straordinario tale da far leggere delle percentuali di crescita superiori alle rotte del resto del mondo. Un Mediterraneo effervescente e frequentatissimo. Ma dobbiamo promettere di essere al passo con i tempi che significa pianificare strategie industriali e far atterrare investimenti importanti nel sud dell’Italia per poter essere attrattivi perso le opportunità e le necessità che le rotte ormai consolidate e quelle nuove possano atterrare sui nostri territori. E’ assurdo pensare che la burocrazia possa rallentare il dragaggio di un porto, i permessi di un porto relegando ad un sottosviluppo quello che ha un potenziale altissimo. Io sono legato al settore automotive e il feeling che c’è tra settore marittimo e automotive è fortissimo: il 70-75% delle autovetture prodotte passa sulle rotte marittime. Gli ordini in termini di navi abilitiate al trasporto delle auto si è raddoppiato nell’ultimo anno.

E’ l’ora di darsi un convincimento: i presupposti, il bacino, il Mare Nostrum, dall’Adriatico a Gibilterra sono fattori fondamentali di sviluppo. E a questo lego la genesi dell’evoluzione della cultura a cui dobbiamo far precedere le azioni industriali… Concludo dicendo che SRM ha avuto l’identità, l’indipendenza, la cultura e le professionalità per dimostrare he i problemi ci sono ma che da persone intelligenti si possono risolvere”.