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Sabatini, Stati Generali Portualità Turistica: “Il sistema portuale deve essere più moderno e connesso puntando sulla digitalizzazione”

L'intervento di Gino Sabatini, Vice presidente Unioncamere

Del 21 Febbraio 2024

Nel corso degli Stati Generali della Portualità Turistica Italiana che si è tenuto ieri presso la sede Unioncamere, è intervenuto il Vice presidente Unioncamere Gino Sabatini.

“Il Piano del Mare ha evidenziato come il turismo nautico nelle diverse forme è una attività di rilievo per l’economia italiana. E qui Assonautica ha messo il suo sigillo su alcune linee di questo progetto del Piano del Mare.

Voglio ricordare che l’Italia è un Paese con l’innata vocazione marittima.

L’economia del mare produce il 3,3% del PIL e occupa più di 900mila addetti. Con oltre 220mila imprese che vanno dalla cantieristica al trasporto marittimo al turismo all’attività di ricerca e innovazione e data questa complessità si pone in maniera trasversale rispetto ai maggiori settori di crescita del Paese. Occupazione, turismo, mobilità sostenibilie, transizione energetica, digitalizzazione e promozione del made in Italy con la tutela dell’ambiente.

Nel Piano viene riportata una eccezione restrittiva di questa forma di turismo che si fa coincidere con l’attività di noleggio e locazione delle imbarcazioni valutabili in 450 milioni di euro di valore aggiunto con 3500 occupati.

Questa è solo una delle dimensioni che trascura la complessità di movimentazione turistica che si attiva a riguardo. Applicando il moltiplicatore turistico dell’economia del mare raggiungiamo i 900milioni di valore aggiunto.

Ma il turismo nautico si intreccia con quello della portualità turistica e con i 160mila posti barca disponibili oggi in Italia. Una stima di larghissima massima dell’indotto derivante da questo settore equivalente che colloca il relativo valore aggiunto in 190 milioni di euro.

Sommando il valore aggiunto del turismo nautico con quello connesso alla gestione dei posti barca si raggiunge una cifra di circa un miliardo di euro, 8-10% del valore aggiunto diretto dell’economia del mare originata dal turismo.

Il tema dei porti è stato al centro di un convegno organizzato nel 2023 per lo sviluppo infrastrutturale del Paese, mettendo al centro le necessità di cui abbiamo bisogno: l’implementazione di un sistema più moderno e connesso è tra queste priorità.

Il Mediterraneo concentra il 20% del trasporto marittimo mondiale e rappresenta una via privilegiata di traffici di container. Quindi il trasporto marittimo è legato a quello della logistica. Solo i 2/5 dei nostri porti è collegato alle reti ferroviarie.

l’italia si è confermata leader negli yacht di lusso, leader nella produzione di accessori e battelli pneumatici che produce una filiera di 19mila unità locali per un valore aggiunto di 11 miliardi di euro.

Il Piano del Mare evidenzia anche le problematiche da superare riconducibili alla fruizione del mare. Fondamentale tassello della competitività del sistema coste-porti.

Il sistema portuale deve essere più moderno e connesso puntando sulla digitalizzazione che deve essere più spinta.

Oggi il mondo camerale è qui messo in evidenza. Perché noi crediamo nella potenzialità della portualità. Lo dimostrano i 4 milioni di euro investiti dalle camere di commercio in sedici società, 37 partecipazioni del settore portuale. Gli stati Generali per il sistema camerale sono importantissimi da poter mettere in campo e da poter essere al vostro fianco”.