Dopo l’introduzione di Giovanni Acampora e il video messaggio della presidente dell’Unione Europea Roberta Metsola, sul palco è salita Nunzia De Girolamo, moderatrice della giornata, con il Ministro del Turismo Daniela Santanchè per una intensa intervista sullo stato dell’arte del turismo e non solo in Italia.
Quanto è importante I’economia del mare?
“Il Governo Meloni ha fatto un Ministero del mare, spiazzando un po’ tutti, mettendo al centro la strategia del mare. Questo per sottolineare quanto sia importante per questo governo l’Economia del mare. Prima di venire a questo forum, come faccio sempre, sono andata a studiare un po’ di dati e a fare analisi comparative. E pongo una domanda: siamo sicuri che tutti gli italiani si ricordano che siamo una penisola? Ho qualche dubbio che abbiamo questa consapevolezza. Quando io penso all’economia del mare penso a quello che potremmo fare nei trasporti. Abbiamo due autostrade, a destra e sinistra, e spesso i governi non hanno mai messo al centro questa cosa. Quando parlate dell’Italia, dunque, ricordate quella che è la nostra specificità. Quando ho visto che siamo terzi in Europa, e che abbiamo davanti la Germania e la Spagna, penso che sono molte le cose che dobbiamo fare noi. Perché in Europa il mare siamo noi. Dovremmo essere i primi”.
Veniamo al turismo.
“Per quanto riguarda il turismo nella top delle cento destinazioni turistiche, 18 sono comuni balneari. Quindi il mare per noi è costa, sono gli stabilimenti, i comuni a vocazione turistica che sono sul mare. Per noi il mare è la pesca. Il mare è anche trasporto. Perché per il turismo è fondamentale la logistica. Se non abbiamo una logistica di qualità, è difficile poter avere flussi turistici. Per noi il mare è anche la nostra eccellenza del nostro mangiare, perché ricordiamo che in Italia vengono anche perché si mangia e si beve bene. L’interrogativo che pongo di riflessione vi dico che nel settore marittimo c’è lavoro, ma non ci sono lavoratori. E non perché non vogliono fare quel lavoro. Ma perché la burocrazia non permette di metterli a bordo. Pensate al tema che quando arrivano i grandi yacht quanto è complicato a far scendere l’equipaggio a terra. Quante volte sentiamo parlare di semplificazione. La semplificazione è questa. La grande sfida oggi sono i lavoratori. Dobbiamo lavorare per questo. Ma voglio anche dire che siamo primi in Europa per la cantieristica di lusso. Facciamo i grandi yacht e sono i più belli del mondo! Smettiamola di avere il complesso del lusso. Il lusso può far crescere anche il basso. Dobbiamo essere orgogliosi. Dobbiamo continuare in questa direzione, per occupare crescere e creare ricchezza”.
Siamo quarti per bandiere blu: un grande volano per il turismo.
“Le bandiere blu sono importanti perché i comuni fanno un grande lavoro. E voglio ringraziare i sindaci: siete degli eroi. Fare il sindaco oggi è un lavoro di grande impegno, perché siete la prima istituzione dalla quale arrivano i cittadini. Questo governo sta lavorando anche per voi. A questo proposito la bandiera blu non è solo un riconoscimento ambientale. Quando si parla di turismo sostenibile è non solo quello ambientale, ma anche quello economico e sociale. Non dobbiamo far vivere il turismo come una minaccia, ma come una opportunità. Ma quando aumenta la popolazione durante l’estate per il turismo i sindaci non hanno l’opportunità economica di aumentare la polizia e la pulizia. Io mi sto impegnando in questa direzione, perché il turismo deve essere percepito come una opportunità e non come una minaccia”.
La portualità italiana come sta e come inciderà sul Pil?
“La mia competenza è sui porti turistici. Dobbiamo lavorarci molto. Perché il tempo cambia tutto. Abbiamo tanti porti turistici fatti tanti anni fa dove la lunghezza media delle barche era 12-15-20 metri. Ora abbiamo la sfida di barche di 50-60-70 metri. Dobbiamo quindi lavorare perché i porti turistici sono fondamentali. Penso al sud dove grandi yacht non possono fermarsi. Non ci sono porti turistici che possono ospitarali. Dobbiamo puntare al turismo di qualità. Un altro dato che ci deve far riflettere è che noi abbiamo uno scontrino giornaliero del turista in Italia che è il più basso della Francia e della Spagna. Anche su questo bisogna lavorare. Oggi abbiamo sempre considerato il turismo sui numeri. Non è quello. Dobbiamo pensare alla qualità. Abbiamo con il Ministero messo a disposizione 1 miliardo e 380 milioni per le strutture ricettive, i parchi acquatici perché dobbiamo ammodernare l’efficientamento energetico, la digitalizzazione. Sto facendo una mappatura dei porti turistici. Il turismo sta andando benissimo: i primi tre mesi ci parlano di un incremento del fatturato del 5%. il 2023 sarà l’anno del sorpasso del 2019 che è stato l’anno record del turismo. Nel turismo siamo quinti. Non va bene. Abbiamo tante cose da fare. Ma finalmente c’è la squadra. Quando c’è un governo, un presidente della regione, un presidente della provincia e un sindaco con la stessa visione si vince. Non si vince da soli. Qua siamo una squadra meravigliosa e non abbiamo scuse per non fare le cose”.