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Stati Generali della Portualità Turistica Italiana: l’intervento di Luciano Serra

"Abbiamo cominciato a vedere un altro mondo con il Blue Forum di Gaeta"

Del 20 Febbraio 2024

Nella mattinata di martedì 20 febbraio, agli Stati Generali della Portualità Turistica Italiana, dopo il ministro Musumeci, è intervenuto il presidente Assonat-Confcommercio Luciano Serra.

“Gli Stati Generali li abbiamo pensati perché volevamo preparare un piano strategico che ci porti a formulare una proposta normativo che contenga le problematiche, poche e semplici per poter andare avanti. Questa è una esigenza, è un diritto della portualità turistica italiana. Perché quando si costruisce un porto è chiaro che il bene demaniale si arricchisce. Il territorio nel quale viene costruito ottiene vantaggi. C’è una serie di meccanismi positivi, non ultimo l’attività sociale che svolge.

Questo per noi è alla base della motivazione che ci spinge a dire al nostro referente principale vogliamo proporre qualcosa di concreto. La portualità turistica italiana ha più di 60 anni.

Dagli Anni Sessanta abbiamo dovuto aspettare il DPR 509 del 97 che fu il primo passo per arrivare ad una portualità più semplice. Furono costruiti 50 port e quello della mia famiglia anche è stato realizzato in questi termini

Dopo si sono poste situazioni umilianti: la legge finanziaria del 2007. Ebbero l’idea di unificare la normativa dei porti turistici con quella degli stabilimenti balneari, aumentando il canone di dieci volte. E’ nato un contenzioso che è proseguito 15 anni. E questo ci ha portato alla vittoria. Ma si sono persi 15 anni. Ma anche durante il Governo Monti. Questa cosa ci ha condizionato. Mentre la nautica italiana, la parte industriale è riuscita ad esprimere il made in Italy nel migliore dei modi e si è diffusa in tutto il mondo, la portualità turistica italiana era vista un po’ peggio. Dagli Anni Sessanta fino al 1997, fu definito dopo 25 anni cosa è un porto turistico. Poi siamo arrivati a 2014 per avere un altro bagliore di positività.

Abbiamo cominciato a vedere un altro mondo con il Blue Forum di Gaeta quando tutte le componenti ci ha dato un po’ di orgoglio perché abbiamo cominciato a mettere il campanile al centro del paese. Un forum durante il quale si è detto semplicemente che bisogna fare squadra.

Arriviamo all’elemento di svolta che abbiamo visto quando è stato nominato il Ministro per le politiche del mare. In Italia ci sono due cose, quando si crea un tavolo e quando si fa un protocollo d’intesa: ne ho visti a pacchi ma poi non accade nulla. Invece, in quella occasione creata dal Ministro Musumeci in cui si riunirono tutti i soggetti interessati, c’era una sala affollatissima, questo dava segnale di importanza, riunioni, esperti, avete creato un modo una svolta c’è stata”.

Durata delle concessioni

“E’ possibile che la durata abbia un limite? S costruisco un porto da 100 milioni è possibile che ci sia un limite? E parliamo del dragaggio. Noi non siamo porti industriali, ma turistici. Quando cominciamo questo percorso, per i dragaggi ci devono essere procedure più semplificate. Anche sul piano della sostenibilità, utilizzare le sabbie come enti pubblici, non come privati, che possa essere investito nella sostenibilità è un gioco importante. Perché ci sono dei porti in cui la sabbia abbonda”.