Home > Eventi, Shipping e Logistica > Un Mare di Svizzera a Lugano – Signorini: 2026 anno della svolta. Pronte di Genova e del Nord Ovest

Un Mare di Svizzera a Lugano – Signorini: 2026 anno della svolta. Pronte di Genova e del Nord Ovest

Entro il 2026 sarà completata l’opera più importante in programma in Italia ha affermato Signorini

Del 27 Ottobre 2022

Sarà il 2026 l’anno della svolta e non solo per il porto di Genova, ma per l’intero sistema logistico italiano. Lo ha affermato, con certezze senza precedenti, il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Paolo Emilio Signorini, che è intervenuto oggi a Lugano alla quinta edizione del forum internazionale Un mare di Svizzera.

“Per quella scadenza – ha affermato Signorini – saranno infatti conclusi i lavori e saranno operative opere strategiche destinate a cambiare il volto del Sistema Italia. Opere per un valore di tre miliardi di Euro che non riguardano solo il porto ma anche tutte le infrastrutture di collegamento e instradamento delle merci. Quelle opere sulle quali da mesi si sta concentrando anche l’interesse degli operatori svizzeri. Entro il 2026 sarà completata l’opera più importante in programma in Italia, ovvero la nuova Diga del porto di Genova, che nei fatti raddoppierà gli spazi, la capacità e l’efficienza del porto di Genova. Ma saranno ultimate anche opere ferroviarie di interesse vitale, come il raddoppio del raccordo ferroviario con il principale terminal container del porto, quello di Genova-Prà e sarà rinnovato il parco ferroviario del bacino di Sampierdarena”.

“Saranno completati il Terzo Valico Ferroviario, l’espansione a mare dei cantieri navali, l’espansione dell’aeroporto, la digitalizzazione dei varchi. Proprio la disponibilità di un timing quasi certificato – come sottolineato ancora da Presidente dell’AdSP – fornisce un quadro di certezze anche agli investitori privati che in effetti stanno già attuando piani di sviluppo e di investimento che renderanno concreta l’alternativa sud alla pluridecennale egemonia dei porti del Nord Europa”.