Home > Enti, Pesca > Una rete per le donne di mare

Una rete per le donne di mare

L'associazione Catalana delle donne del Mare lancia un progetto di cooperazione

Del 1 Febbraio 2022

Un progetto di cooperazione tra due FLAG catalani ha sostenuto la creazione di un’associazione volta ad accrescere la visibilità delle operatrici della pesca e dell’acquacoltura e a migliorare la loro capacità di sviluppare progetti imprenditoriali per una maggiore diversificazione delle attività del settore.

Contatti informali tra i segretariati di varie organizzazioni di pesca in Catalogna, e la partecipazione a una riunione della Rete spagnola delle Operatrici della pesca, hanno ispirato alcune donne ad avviare una rete regionale che ha portato alla creazione, nel 2018, della “Associació Catalana de Dones de la Mar”.

Per sostenere questa proposta, i due FLAG hanno lavorato di concerto con la Federazione delle Organizzazioni catalane della pesca. I FLAG hanno fornito supporto tecnico per la presentazione del progetto e fondi per l’avvio dell’associazione e delle attività iniziali. La federazione ha mobilitato anche donne al di fuori delle zone di intervento dei due FLAG, oltre a mettere a disposizione attrezzature e spazi per uffici che hanno permesso di stabilire la sede della rete a Barcellona (opportunamente situata al centro della costa catalana).

Nel 2018, il progetto si è concentrato sulle procedure amministrative necessarie a costituire l’associazione. L’anno successivo, si sono tenuti i primi eventi, con interventi che hanno presentato il lavoro svolto dalle donne nel settore della pesca, dell’acquacoltura e dell’amministrazione competente. Dal 2020 l’associazione è diventata finanziariamente autosufficiente grazie alle quote associative e ha continuato a organizzare sessioni di formazione per le proprie iscritte, concentrandosi sulla tutela dei saperi legati a mestieri che stanno scomparendo, come la produzione di reti, o sulla formazione all’imprenditorialità e alla gestione aziendale. A causa della pandemia di COVID-19, tuttavia, l’erogazione di gran parte di questi corsi è stata sospesa sino alla revoca delle misure restrittive.

La rete si è rivelata un ottimo strumento anche per altri scopi. Ha favorito la promozione di prodotti ittici locali organizzando fiere e ha contribuito a costruire un capitale sociale grazie ai contatti e alla collaborazione che ha suscitato in tutta la regione.Results: 

Il progetto ha permesso la creazione di un’associazione di 58 operatrici del settore, provenienti da tutta la costa catalana, inclusi territori non coperti da un FLAG. Dal 2019, l’associazione ha organizzato e/o partecipato a quattordici eventi europei, nazionali e regionali, tra cui il sesto Congresso nazionale delle Operatrici della pesca e il rilancio di AKTEA, la Rete europea delle donne della pesca e dell’acquacoltura.

Così facendo, il progetto ha infuso nuova energia alle operatrici del settore della pesca e ha contribuito alla creazione di una rete di supporto volta a favorire le competenze e la fiducia necessarie a intraprendere nuove attività. L’associazione, ad esempio, informa e incoraggia le donne a partecipare a formazioni potenzialmente utili per le loro attività (corsi sull’imprenditorialità, la comunicazione digitale, ecc.), comprese quelle organizzate dalla Rete spagnola delle Operatrici della pesca e dall’Istituto delle Donne della Catalogna. Contribuisce altresì a promuovere la partecipazione delle più giovani, a favorire l’autonomia e la responsabilizzazione delle donne e, in ultima analisi, a lottare contro la disuguaglianza a tutti i livelli.Transferability: 

In un settore prevalentemente maschile, il ruolo delle donne nella pesca e nell’acquacoltura viene trascurato e sottovalutato in molte zone. Questo tipo di associazione può contribuire a dare maggiore visibilità e riconoscimento al loro lavoro, consorziando le donne coinvolte in diverse attività, tra cui armatrici, operatrici della pesca e della molluschicoltura. Per offrire una rete di supporto efficace per una massa critica di donne, le associazioni di questo tipo dovranno individuare una serie di sfide comuni. È inoltre essenziale instaurare contatti con le reti già esistenti per condividere le risorse e dar maggior peso alle donne nei processi decisionali che le riguardano.Lessons & contribution to CLLD objectives: 

Insegnamenti tratti: creare un partenariato può essere impegnativo, ma la parte più difficile è garantirne l’attività nel tempo. A tale proposito, la motivazione del personale e la cooperazione con altri soggetti pertinenti del territorio sono fattori essenziali. Tra gli elementi chiave per il successo del progetto: la collaborazione con reti analoghe ad altri livelli; il sostegno degli enti pubblici e regionali nella creazione dell’associazione nonché il coinvolgimento di diversi gruppi locali e comunitari nell’organizzazione di eventi e sessioni di formazione.

Contributo all’obiettivo CLLD: (d) promuovere il benessere sociale e il patrimonio culturale nelle zone di pesca e acquacoltura, inclusa la pesca, l’acquacoltura e il patrimonio culturale marittimo

Associació Catalana de Dones de la Mar

Ebro FLAG Mr. Joan Alginet Aliau gerencia@mardelebre.cat