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La Sottosegretaria all’Ambiente Silvia Velo spiega i benefici della nuova normativa sui dragaggi

Del 28 Ottobre 2016

La Sottosegretaria all’Ambiente Silvia Velo spiega i benefici della nuova normativa per i dragaggi nei porti, primo capitolo della Riforma Nazionale della Portualità e della Logistica.

“La riforma” – ha sottolineato – “è un insieme di provvedimenti che ha visto il suo compimento con la pubblicazione silla Gazzetta Ufficiale dei due regolamenti e definisce un quadro regolamentare chiaro, certezza e semplificazione delle procedure; in sintesi una normativa che affronta in maniera organica la questione dei dragaggi nelle varie tipologie di porti italiani. Vengono così superate le difficoltà riscontrate in questi anni durante le operazioni di dragaggio e nella gestione del materiale dragato nei vari usi consentiti, casse di colmata, immersione a mare e rinascimento.

Si tratta di un percorso di riforma atteso da anni che va nella direzione della semplificazione normativa e che favorisce l’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili per l’esecuzione degli interventi, a dimostrazione che sviluppo economico e sostenibilità ambientale possono, anzi, devono coesistere

La riforma consentirà la manutenzione e l’adeguamento dei fondali dei nostri porti, perché da un parte dobbiamo mantenere i fondali dove ci sono e dall’altra adeguarli se serve, soprattutto considerando che ormai lo shipping è in mano ai grandi player mondiali che fanno navi sempre più grandi e richiedono fondali sempre più profondi.

La norma renderà questi lavori più semplici e per semplici non intendiamo assolutamente un allentamento dei vincoli.

Chi fa il progetto deve sapere quali sono i parametri a cui si deve attenere e chi deve autorizzare quali sono i parametri necessari per rilasciare l’autorizzazione.

La norma riguarda la portualità commerciale, in termini di manutenzione e grandi investimenti e riguarda il lavoro ordinario dei porti turistici. 

Faccio due esempi pratici.

La caratterizzazione, che prima aveva validità di 3 anni e ora di 5, perché scientificamente è dimostrato che il range di cambiamento avviene nell’arco di 5 anni. Questo è certamente motivo di risparmio.

Lo spostamento dei sedimenti. Fino ad oggi era stabilito che per spostare la sabbia in uno stesso lido di doveva caratterizzare con decine di migliaia di euro di spese.

Ora la manutenzione dell’arenile è possibile semplicemente spostando i sedimenti della stessa spiaggia senza fare le caratterizzazioni.

Poi è ovvio che per fare bene le cose le risorse ci vogliono.

Ma spero che queste norme chiare e l’esperienza maturata facciano si che quando si fa pianificazione dei porti turistici si consideri anche una previsione di quanto costerà la manutenzione”.