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Le Aree Marine Protette della Toscana

Del 23 Maggio 2017

SECCHE DELLA MELORIA

Anno istituzione: 2009

Le Secche delle Meloria, situate a 3 miglia dalla costa livornese, rappresentano un ecosistema marino mediterraneo unico per estensione e diversità, dove è possibile ammirare, immergendosi nelle sue splendide acque, numerose specie di pesci oltre ad una vegetazione marina molto varia.

Le secche, con un’estensione di oltre 9000 ettari, sono costituite da un banco roccioso di modesta profondità (da un minimo di 2 ad un massimo di 30 metri) circondato da fondali sabbiosi e fangosi. Il fondale, caratterizzato soprattutto da un alternarsi di tratti di Posidonia oceanica, roccia omogenea, blocchi di varie dimensioni e ciottoli, è un’area di nursery per molte specie costiere di elevato interesse commerciale.

Il regno vegetale è rappresentato sia da alghe sia da piante marine, tra cui la fanerogama Posidonia oceanica che costituisce un vero e proprio habitat.

La fauna marina è costituita da vertebrati ed invertebrati, specie pelagiche (presenti in mare aperto) e specie bentoniche (vivono in stretto contatto con il fondo), a seconda della tipologia ambientale.

L’ambiente marino è suddiviso in zone in base alla presenza di luce, uno dei principali fattori che condiziona la distribuzione degli organismi marini: SISTEMA FITALE o LITORALE (0-140 m di profondità) e SISTEMA AFITALE o PROFONDO, dove la luce inizia a non essere più presente.

Tra i popolamenti più importanti e gli habitat che necessitano di una particolare tutela, le Secche della Meloria ospitano le praterie di Posidonia oceanica, il coralligeno del Mediterraneo e i catini.

 

Flora:

Alga calcarea, Alga nastro a forcelle, Caulerpa a grappoli, Caulerpa fogliosa, Coda di pavone, Monetina di mare / Fico d’India marino, Ombrellino di Mare, Palla verde, Posidonia oceanica, Rosa di mare e Ventaglio di mare.

Fauna:

Castagnola, Donzella, Pomodoro di mare, Barchetta di San Pietro, Corallo rosso, Ctamali, Gabbiano Corso, Marangone dal ciuffo, Murena, Pelagia noctiluca, Perchia, Riccio di mare, Riccio Maschio, Rossetto, Scorfano, Stella rossa e Tordo verde.

 

 

SANTUARIO PER I MAMMIFERI MARINI PELAGOS

Il Santuario per i mammiferi marini è un’area marina protetta internazionale di circa 87.000 Km,  creata ai sensi di un Accordo internazionale tra Francia, Italia e Principato di Monaco per tutelare un vasto tratto di mare costituito da zone marittime situate nelle acque interne e nei mari territoriali della Repubblica francese, della Repubblica italiana e del Principato di Monaco, nonché dalle zone di alto mare adiacenti.

Comprende le acque tra Tolone (costa francese), Capo Falcone (Sardegna occidentale), Capo Ferro (Sardegna orientale) e Fosso Chiarone (Toscana).

Per la sua vasta estensione, per la vincolistica e per l’iter istitutivo, risulta atipica rispetto alle altre aree marine protette italiane.

Il Santuario per i mammiferi marini è stato inoltre inserito nella lista delle Aree specialmente protette di importanza mediterranea (Specialy Protected Areas of Mediterranean Importance – SPAMIs) prevista dal Protocollo sulle aree specialmente protette e la diversità biologica nel Mediterraneo (Protocollo SPA) della Convenzione quadro per la protezione dell’ambiente marino e della regione costiera mediterranea (Convenzione di Barcellona).

In Italia sono interessate le Direzioni Marittime di Genova, Livorno e Cagliari.

Il tratto di mare interessato dal Santuario è una porzione del Mediterraneo estremamente ricca di vita pelagica, e senz’altro la più importante dell’intero bacino per via delle popolazioni di cetacei che ospita.

Nel Santuario Pelagos sono relativamente diffuse 8 specie di mammiferi marini (balenottera comune, capodoglio, zifio, globicefalo, grampo grigio, tursiope, delfino comune e stenella striata), ma sono state raramente avvistate anche la megattera, l’orca e la focena.

 

Fonti:

Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare

(www.minambiente.it/pagina/aree-marine-protette)

Sanctuaire Pelagos (http://www.sanctuaire-pelagos.org/)

AMP Secche della Meloria (www.parcosanrossore.org/meloria/)