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Accordo Assoporti-Aivp per lo sviluppo sostenibile delle città portuali italiane

Del 27 Giugno 2014

I responsabili dei principali porti del mondo riuniti per tre giorni a Genova su iniziativa dell’Aivp, l’associazione che raggruppa i principali porti mondiali, sono convinti che la “cultura portuale” è un fattore di crescita, tanto a livello locale quanto a livello globale e che sia interesse dei singoli porti favorirla. I Porti devono far fronte a problematiche comuni, prime fra tutte quelle di uno “sviluppo sostenibile”. Solo una diffusa e condivisa “cultura portuale” può dare risposte adeguate.

Al riguardo Assoporti ha firmato con Aivp  un Memorandum of Undestanding (Mou) che prevede il mutuo impegno di entrambe le organizzazioni a sostenere “iniziative complementari e condivise volte a promuovere lo sviluppo sostenibile in particolare delle città portuali italiane”.

“E’ il tentativo, che riteniamo utile, di far crescere la ‘cultura portuale’ – ha spiegato Paolo Ferrandino, segretario generale di Assoporti – i porti italiani da questo punto di vista hanno margini di crescita”.

“Le sfide ambientali riguardano tutti – ha sottolineato Lecomte -. Crediamo sia importante cambiare il modo di vivere il porto, e questo riguarda tutti. Da questo punto di vista ogni porto ha problemi analoghi. La rete dei Port Center è nata per questo, per promuovere ‘cultura portuale’. L’attività di un porto non si esaurisce nei traffici marittimi, siano essi di passeggeri o di merci, ma intorno ad essi ruota un’intera cultura, che si traduce in indotto, formazione, ricerca. Per questo è utile a tutti i porti dotarsi di un Port Center, un centro capace di promuovere il dialogo tra il porto e il cittadino, coinvolgendo scuole, istituzioni e privati in attività di “edutaiment”.