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Commissario Europeo Pesca e Attività Marittime: “Dal mare crescita per le imprese e lavoro per i giovani”

Del 6 Dicembre 2013

Il Commissario europeo alla Pesca e alle Attività marittime, Maria Damanaki, intervenuta ad una tavola rotonda sulla “Una strategia europea per la Blue Economy, condizioni per la Crescita Blu nel Mediterraneo”, organizzato da Federpesca e dalla Federazione del mare, ha sottolineato le opportunità per una ‘crescita blu’ per le imprese e per i giovani che posso arrivare dal mare e dagli oceani, che hanno un grande, se sfruttati in modo sostenibile.

“La sostenibilità è l’elemento chiave nella politica marittima europea, perchè porta con sè un elevato potenziale di innovazione”, ha spiegato il Commissario. Secondo le stime dell’Esecutivo comunitario, ha proseguito, “in Europa potremmo creare 1,5 milioni di nuovi posti di lavoro fino al 2020, soprattutto per i giovani”, in settori quali la pesca e l’acquacultura, l’esplorazione dei fondali e l’energia marina, le biotecnologie e il turismo. Un obiettivo, ha sottolineato, cui possono concorrere anche le risorse della nuova programmazione comunitaria: “Questo è il momento per l’Italia di utilizzare i nuovi fondi europei. Il mio invito è quello di aiutarci a tradurli in progetti concreti e posti di lavoro per una crescita intelligente, sostenibile e durevole”, ha aggiunto la Damanaki.

“Tutti gli aspetti dell’economia europea – ha rilevato – sono essenziali per fronteggiare le difficoltà di questa fase di crisi e la Blue Economy presenta notevoli opportunità di crescita economica sostenibile nei settori marittimi, sia affermati sia emergenti. Innovazione e dinamicità caratterizzano al meglio questi ambiti dell’economia europea”. Secondo Maria Damanaki, “la crescita blu deve partire dalle istituzioni e dagli Stati membri per arrivare alle regioni e alle piccole e medie imprese: lavorare insieme, per superare le sfide attuali e assicurare un utilizzo produttivo e sostenibile di quanto i nostri mari e le nostre coste offrono”.

“Nel corso del 2014, Grecia e Italia si alterneranno alla presidenza dell’UE- ha sottolineato il Commissario- e ciò consentirà di lavorare su base annuale per progetti concreti. Per questo sono molto felice che il 2014 sia l’anno del Mediterraneo”.