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Economia del Mare: Il Presidente Giovanni Acampora incontra i tre candidati D’Amato, Rocca e Bianchi per la presidenza della Regione Lazio

L'economia del mare al centro delle politiche della nuova Regione Lazio .

Del 16 Gennaio 2023

Giovanni Acampora, Pier Andrea Chevallard e Leonardo Tosti consegnano un documento programmatico ai candidati.

Il documento presentato sull’ Economia del Mare, i tre candidati D’Amato, Rocca e Bianchi lo accolgono tra le nuove politiche programmatiche.

Da anni siamo impegnati nel percorso di riconoscibilità e valorizzazione dell’Economia del Mare in tutti i suoi settori. E proprio il Lazio è ormai punto di riferimento degli stakeholder nazionali e internazionali, attraverso azioni ed eventi di rilievo in grado di proporre nuovi modelli attuativi, legislativi e di progettazione.

Abbiamo fortemente sollecitato le istituzioni a tutti i livelli, a partire da quello regionale, affinché la marittimità fosse posta al centro delle politiche di sviluppo.

L’Economia del Mare sta finalmente trovando una centralità nel dibattito politico e dall’Istituzione del Ministero delle Politiche del Mare e del CIPOM (Comitato interministeriale per le politi- che del mare), ci aspettiamo che sia definita una strategia chiara per il nostro Paese.
Altrettanto nel Lazio, dove l’Economia del Mare rientra tra le 9 aree di specializzazione regionali ed è in fase di definizione il programma triennale della Blue Economy ai sensi della legge regionale (L.R. n. 2 del 24 febbraio 2022).

Inoltre, con il recente bando (pubblicato il 29 dicembre 2022 – risorse complessive 71,6 milio- ni di €) la Regione ha destinato 21,6 milioni di euro all’ambito “Economia mare, Green Economy e Agrifood”, di cui 1,6 milioni riservati esclusivamente all’Economia del mare per progetti di ricerca, sviluppo e innovazione.

La direzione è quella di un’Economia Blu sostenibile e lo sforzo da compiere è avvicinare le imprese al mondo della ricerca e dell’innovazione, perché le nuove tecnologie rappresentano uno dei fattori abilitanti per costruire un nuovo modello di sviluppo sostenibile, che nell’ambiente riconosca una risorsa insostituibile, ma sia anche in grado di essere sostenuto economicamente e socialmente.

Determinante sarà migliorare e ampliare i servizi di accompagnamento e orientamento delle micro, piccole e medie imprese, e questo richiede una stretta sinergia con l’intera filiera formativa, a partire dalle Scuole superiori, gli ITS e il mondo accademico, per far sì che le competenze del mondo della formazione siano in linea con i trend evolutivi e offrano una sponda alle imprese verso l’innovazione e la sostenibilità.

È noto, infatti che tra le barriere agli investimenti green, le imprese lamentino la mancanza di cultura e competenze, la scarsa conoscenza delle opportunità e la relativa difficoltà di accesso ai fondi pubblici (Rapporto GreenItaly 2022). La Regione Lazio è la prima in Italia per numero di imprese operanti in tutte le filiere dell’Economia del Mare.

I suoi 383 km di costa, ripartiti su 24 Comuni costieri, presentano asset strategici per lo sviluppo regionale.

È importante rafforzare il lavoro di coordinamento delle esigenze di tutti i comparti, a tutela del sistema imprenditoriale e territoriale. Occorrono nuovi investimenti utili a rafforzare la competitività delle imprese anche nei mercati internazionali e ad accompagnarle nel percorso della transizione energetica.

Pensiamo in particolare alla cantieristica, al turismo, ai trasporti marittimi, al crocieristico.
Azioni di pianificazione a difesa delle coste danneggiate dall’erosione, interventi urgenti agli impianti di depurazione delle acque reflue do- mestiche che sversano nei corpi idrici superficiali del litorale laziale causando l’inquinamento del- le acque di balneazione, interventi a tutela degli operatori (stabilimenti balneari, venditori su aree pubbliche) Direttiva Bolkestein, e di contrasto ai mega insediamenti di itticoltura e mitilicoltura davanti alle coste sono, assolutamente urgenti. E vanno nella direzione più ampia di una riqualificazione della nostra principale risorsa: il mare con le sue coste, dalle quali possono partire progetti integrati di sviluppo che coinvolgano l’intero territorio regionale.