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Economia del mare : Lavorare nella blue economy, a Livorno si è tenuto un convegno sui tre anni di Ma.R.E. in Toscana

Al Museo di Storia Naturale del Mediterraneo di Livorno per illustrare e discutere le azioni del progetto finanziato dal Programma Interreg Marittimo 2014-2020. Interviene l'assessora Nardini

Del 28 Maggio 2022

al Museo di Storia Naturale del Mediterraneo di Livorno per illustrare e discutere le azioni del progetto finanziato dal Programma Interreg Marittimo 2014-2020. Interviene l’assessora Nardini

Lavorare nella blue economy, a Livorno un convegno sui tre anni di Ma.R.E. in Toscana

“Il progetto MA.R.E. in Toscana: tra formazione e servizi per il lavoro” è il titolo del convegno dedicato alla presentazione delle azioni del progetto finanziato dal Programma Interreg Marittimo 2014-2020, che si è tenuto il 27 maggio al Museo di Storia Naturale del Mediterraneo di Livorno, auditorium Giorgio Kutufa’ .
I partner toscani – Provincia di Livorno con la gestione di Provincia di Livorno Sviluppo, la Regione Toscana e la Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno – hanno illustrato gli strumenti per la formazione e il lavoro elaborati in oltre tre anni di attività.

Il progetto strategico “MA.RE – “MArché transfrontalier du travail et Réseau des services pour l’Emploi” ha infatti valorizzato il potenziale delle regioni costiere dell’Alto Mediterraneo, e sulla costa toscana ha offerto opportunità a giovani, studenti, lavoratori e disoccupati, rafforzando il mercato del lavoro regionale e transfrontaliero. In particolare MA.R.E. ha favorito la crescita delle risorse umane nell’economia blu e verde, che accomuna i territori partner – costa Toscana, Sardegna, Corsica, Liguria, Var – promuovendo la formazione e l’accesso dei giovani alle professioni marittime e legate alle filiere produttive del territorio, creando un sistema di rete tra istituzioni, mondo dell’istruzione e della formazione, servizi per l’impiego e imprese, finalizzato ad anticipare le richieste del mercato del lavoro e a rispondere alle esigenze occupazionali.

La Regione Toscana ha partecipato al progetto con il Settore Lavoro e con l’Agenzia Regionale per l’Impiego – ARTI offrendo concreti spunti per innovare i servizi per l’impiego e le politiche regionali. Grazie al lavoro dei Centri per l’Impiego della costa toscana, ha avviato un percorso incentrato sulle competenze, sulla formazione mirata in settori economici specifici come quelli connessi all’economia blu, e sul rafforzamento dei servizi per il lavoro, in particolare rivolti alle imprese, attraverso l’analisi dei loro fabbisogni occupazionali. Ha agevolato l’intermediazione tra domanda e offerta di lavoro per favorire l’inserimento e il reinserimento lavorativo, ed ha favorito la capacità di dialogo tra soggetti pubblici e privati.

“L’esperienza di progetti europei come MA.R.E. – afferma Alessandra Nardini, assessora all’Istruzione, formazione professionale, lavoro, università e ricerca, relazioni internazionali e politiche di genere della Regione Toscana – sottolinea l’importanza delle reti e dei partenariati, per costruire e implementare politiche del lavoro efficaci tenendo conto delle peculiarità dei vari territori regionali. Ed è per questo che intendiamo, anche nel prossimo futuro, continuare a cogliere, congiuntamente alle azioni finanziate con l’FSE e alle politiche messe in campo a livello regionale e nazionale, le opportunità offerte dalla cooperazione europea: per formare nuove competenze e incrementare l’occupabilità, progettare strumenti per l’accompagnamento al lavoro, creare nuove opportunità, in particolare a favore dei giovani, delle donne e delle persone più vulnerabili, e contestualmente soddisfare i fabbisogni formativi segnalati dalle aziende, facendo fronte così al fenomeno del mismatch, il disallineamento domanda e offerta di lavoro, per salvaguardare e creare occupazione. Rispondiamo alle sfide che attendono il nostro territorio e l’Europa con un impegno sempre maggiore su formazione e politiche attive del lavoro”.

La Provincia di Livorno, che ormai da trent’anni partecipa attivamente ad Interreg, con il progetto MA.R.E. ha rinnovato le sinergie transfrontaliere e ha supportato l’economia blu e verde sul territorio. «Abbiamo favorito la transizione ecologica e digitale che sono prioritarie per l’Unione Europea – afferma la presidente Maria Ida Bessi – abbiamo avviato percorsi formativi per rafforzare le filiere blue e green su tutta la costa toscana, sperimentando strumenti innovativi che possono favorire nuove opportunità di lavoro. Con le regioni del programma continueremo a lavorare nel prossimo futuro per migliorare ancora la qualità della vita dei nostri territori».  

Provincia di Livorno Sviluppo, che ha gestito le attività sulla costa toscana in convenzione con la Provincia, ha provveduto ad aggiornare le risorse umane nelle filiere dell’economia blu e verde, realizzando oltre 80 brevi percorsi formativi innovativi sull’edilizia sostenibile, la nautica e la logistica, la salvaguardia ambientale, le energie rinnovabili, il turismo. Sono state rafforzate le competenze trasversali come informatica e lingue straniere, rispondendo a bisogni concordati con le parti sociali. «Il progetto ha supportato la ripresa delle attività nel periodo della pandemia, accrescendo la competitività di imprese e lavoratori, e dotando i giovani disoccupati di competenze spendibili nel mercato del lavoro – afferma Paolo Nanni, amministratore unico – ai percorsi hanno richiesto di partecipare oltre 2000 persone e più di 800 hanno frequentato le attività. I percorsi hanno dato risposta alle necessità di aggiornamento della nostra area per affrontare le sfide dello sviluppo sostenibile, in settori portanti dell’economia costiera».

La Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno ha svolto attività di analisi e studio tramite il Sistema Excelsior ed ha realizzato uno studio delle professioni e delle competenze maggiormente richieste nella blue e green economy per le tre regioni del Programma Toscana, Liguria e Sardegna. Ha inoltre contribuito alla definizione del vademecum “Profili di competenze e percorsi di formazione associati”, sviluppando un modello di  individuazione, validazione e certificazione delle competenze del sistema camerale, e mappato gli incentivi per le imprese. «MA.R.E. coniuga tre ambiti di maggiore attività per la Camera di Commercio: la valorizzazione delle filiere blue e green economy e la qualificazione delle competenze professionali in un’ottica di matching tra domanda e offerta di lavoro – spiega il presidente Riccardo Breda – il respiro europeo di progetti come questo è un vantaggio preziosissimo per i nostri territori, occasioni che dovremmo sempre di più ricercare e valorizzare».

I lavori del convegno “Il progetto MA.R.E. in Toscana: tra formazione e servizi per il lavoro” si sono aperti con l’intervento delle istituzioni; a seguire i tecnici del partenariato sono entrati nel merito delle attività realizzate nell’area costiera per il lavoro e la formazione con le Azioni pilota, che si sono concentrate sulle filiere dell’economia blu e verde: gli interventi affrontano i fabbisogni professionali, l’incontro domanda-offerta di lavoro, le esigenze delle imprese e la fotografia della green e blue economy sul territorio.
Nella tavola rotonda “Le Reti territoriali per l’innovazione dei servizi e la programmazione condivisa” ( gli amministratori e i tecnici competenti nelle due filiere hanno messo a frutto gli strumenti elaborati dal progetto per orientare la programmazione e promuovere l’innovazione sulla toscana costiera.
L’Autorità di Gestione del Programma Interreg Italia-Francia Marittimo ha presentato le caratteristiche del nuovo periodo di programmazione 2021-2027.