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ECONOMIA DEL MARE, Sonia Sandei: “ecosistema, cambio di paradigma e filiera per l’elettrificazione e l’abbattimento delle emissioni”

L'intervento della Head of Electrification Gruppo Enel
 al 1° Summit Blue Forum Italia Network

Del 30 Giugno 2022

“Il mio nome in realtà elettrificazione e ci si chiede: dopo sessant’anni dalla nascita dell’Enel perché elettrificazione? In realtà perché in questo momento dobbiamo decarbonizzare, arrivare a net zero al 2050, con due strade: lo sviluppo delle rinnovabili e ce ne parlava stamattina il ministro Patuanelli e quindi dobbiamo accelerare con questi 60 gigawatt in tre anni, ma anche elettrificare, quindi utilizzare l’elettricità per i nostri consumi residenziali, piuttosto che industriali, nei settori hard to abate, piuttosto che nell’ambito del trasporto.

Solo due numeri legati al fatto che appunto elettrificare vuol dire abbattere le emissioni e se noi guardiamo al mondo, al nostro mondo, al mondo di cui ci occupiamo oggi, che è quello del trasporto, vediamo che è quello più indietro nell’elettrificazione. Al 2050 dobbiamo arrivare al 44% e siamo al 2030 proiettati al 6%. Come lo facciamo? L’abbiamo detto: l’abbiamo già fatto. Enel è il campione globale, quindi non è campione nazionale, ma è campione globale nella produzione di rinnovabili e l’abbiamo fatto in 12 anni, l’abbiamo fatto in questo percorso 2010-2020 quindi si può decarbonizzare, si può accelerare lo sviluppo delle rinnovabili, si può accelerare l’elettrificazione.

Italia e Spagna sono delle i due paesi che consumano maggiormente petrolio nel trasporto, siamo proprio noi e quindi è da qua che dobbiamo partire, premettendo, come è stato fatto correttamente ieri, che il trasporto marittimo è in realtà il metodo di trasporto più efficiente in termini di energia e di emissioni. Dobbiamo abbattere le emissioni ma dobbiamo essere consapevoli di questo.

Come abbattiamo le emissioni? Acquisiamo un’altra consapevolezza: una gran parte delle emissioni, ed è per quello che parliamo di cold ironing, avviene quando le navi sono ferme in sosta e in manovra in porto, perché aumenta moltissimo le emissioni utilizzando i generatori. Quindi là possiamo intervenire attraverso l’elettrificazione, perché se una nave, vi faccio un esempio semplice, sta in sosta 10 ore in una città in porto, consuma l’equivalente di 25 auto di taglia media in un anno, quindi 10 ore 60 tonnellate di CO, l’equivalente di 25 auto di taglia media in un anno. Ed è per questo che dobbiamo elettrificare i porti.

Quindi la ratio della normativa con cui il Ministero della transizione ecologica ha messo a disposizione 700 miliardi per l’elettrificazione dei porti è questa: dobbiamo elettrificare i porti, perché è necessario abbattere le emissioni.

E perché è una delle tecnologie, insieme al mix di tecnologie che abbiamo a disposizione, più pronta.

Però che cosa manca? Perché oggi ci siamo detti che dobbiamo essere molto pragmatici e dire che cosa c’è e che cosa manca per fare questa transizione ecologica. Ebbene le tecnologie ci sono, abbiamo degli obiettivi molto precisi in questo segmento, ma che cosa manca?

Abbiamo 700 milioni per l’elettrificazione della banchina, 800 milioni per il rinnovo delle flotte e un’altra quota parte per i green ports, quindi abbiamo dei finanziamenti, ma che cosa ci manca? Ci manca nel metterli a terra un modello, cioè noi dobbiamo cambiare il paradigma, perché questo è un momento straordinariamente innovativo, non possiamo ragionare col modello tradizionale. Che cosa voglio dire? Se io elettrifico un porto, devo utilizzare lo stesso modello di business che ho nella mobilità elettrica, che è un business ormai consolidato: io attacco la mia automobile alla colonnina, il fornitore del servizio mi eroga un servizio. Ecco nel mondo marittimo dobbiamo portare questo paradigma, altrimenti questi fondi rischiano di diventare cattedrali nel deserto, dobbiamo avere un modello operativo. Ce l’abbiamo già: è quello della mobilità e lo trasferiamo in ambito portuale. Quindi l’armatore che arriva in porto deve trovarsi una grande colonnina di ricarica, e il cold ironing non è che una grande colonnina di ricarica, e deve avere un servizio che sia competitivo: è quello che ci hanno chiesto agli armatori prima, però deve intervenire la politica, dobbiamo avere un modello che è esattamente il modello di servizio della mobilità.

Quindi se dovessi trovare tre parole per connetterci al tema di oggi e alla creazione di un ecosistema e di una filiera:

  • il primo tema è ecosistema, perché abbiamo visto interessi diversi che vanno unito sotto lo stesso cappello
  • il secondo è cambio di paradigma
  • e il terzo è filiera, filiera italiana, noi siamo una grande eccellenza energetica, ma in questo momento c’è una crasi tra il mondo del trasporto e il mondo dell’energia e possiamo creare delle grandi eccellenze.

Io penso sempre alla cantieristica green, perché non mettiamo qualche fondo in più sulle barche da lavoro, e ce l’ha citato Masucci prima, sulle pilotine, sulle barche tecniche che devono essere refittate e così alimentiamo la nostra cantieristica e riusciamo anche a utilizzare il cold ironing, questo a mio modo di vedere deve essere il cambio di paradigma, perché l’abbiamo detto 8000 km di costa e abbiamo 39 porti 34+8 ma 39 con il corridoio TNT, quindi dobbiamo veramente cambiare il paradigma.

La politica ci deve aiutare ad avere un modello che ci consenta di mettere a terra in modo competitivo per gli operatori e per gli armatori questi denari e quindi aiutarci verso la transizione.

Un’ultima cosa, perché l’hanno citata le relatrici prima di me, partnership pubblico-privato, cioè dobbiamo accelerare anche da questo punto di vista perché le imprese e le aziende portano le competenze e in questo momento c’è bisogno di competenze anche nell’ambito pubblico e di agire. Vi porto un esempio di un protocollo d’intesa che riguarda il mare: Enel – CNR, grande campione nazionale nella ricerca – una piccola azienda territoriale anconetana che fa la raccolta delle plastiche in mare, con cui ci siamo messi insieme per immaginare l’elettrificazione delle piccole marine. Quindi un grande campione nazionale, la grande ricerca e una piccola impresa insieme in un ecosistema”.

Sonia Sandei,
Head of Electrification Gruppo Enel