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Il Presidente di Confindustria Nautica Saverio Cecchi al Blue Forum: “2022 chiuso con il record assoluto di produzione di 7 miliardi di euro”

A Gaeta sottolineato il ruolo e l’importanza della nautica da diporto e i suoi primati di eccellenza nel mondo

Del 25 Maggio 2023

Al Summit Nazionale sull’Economia del Mare – Blue Forum oggi è intervenuto il Presidente di Confindustria Nautica, Saverio Cecchi, che ha ricordato che “il valore del settore industriale è abbastanza noto, il 2022 si è chiuso con il record assoluto di produzione di 7 miliardi di euro, con una crescita per la cantieristica tra il 15% e il 20% rispetto al 2021, e il record di exportche traguarda i 3,4 miliardi. Meno conosciuto è invece l’impatto sulle economie costiere dall’indotto economico generato dalla nautica – dall’uso, dalla manutenzione e dall’ormeggio della barca – e quello della spesa turistica del diportista”.
La filiera conta quasi 19.000 unità locali di produzione, per un valore aggiunto di oltre 11 miliardi di euro e più di 187.700 occupati. Per ogni addetto alla produzione del comparto, si attivano 9,2 posti di lavoro; ogni euro investito nella produzione ne attiva 7,5, come rilevato da Fondazione Edison e Fondazione Symbola, partner scientifico di Confindustria Nautica. Ogni 3,8 posti barca si genera 1 occupato nell’indotto turistico, con una media di 71 occupati per ogni approdo turistico. Non solo, la spesa sul territorio del diportista è il doppio di quella del turista di albergo

Sono moltissime e validissime le ragioni per sostenere questo settore, nell’interesse generale del Paese e della sua prosperità – ha continuato Saverio Cecchi. Per questo nautica, turismo nautico e sport acquatici hanno bisogno di avere maggiore peso perché le politiche del mare non siano solo politiche di navigazione mercantile. 

Cecchi ha poi concluso: “Ascoltando gli interventi delle Categorie al Comitato costituito dal Ministro delle politiche del Mare, rilevo alcuni temi trasversali, che interessano più dicasteri e impattano su mercantile, crocieristica, nautica e turismo e sono il presupposto di qualsiasi politica di sviluppo: i dragaggi dei porti, le regole delle concessioni degli operatori, la competitività fiscale del cluster, le regole di accesso del personale e degli ospiti che imbarcano o sbarcano in Italia, la tutela ambientale che deve coniugare conservazione e fruizione consapevole. Su questi temi serve una cabina di regia, per mettere in campo politiche competitive con gli altri Paesi europei e per coordinare la riduzione dei tempi della burocrazia e dal Governo ci aspettiamo risposte operative”.