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Musumeci al convegno di Assarmatori: “L’errore è stato aver immaginato il Pnrr come la soluzione di tutti i problemi”

Il ministro è intervenuto all'Annual Meeting 2023 Assarmatori che si è svolto al Grand Hotel Parco dei Principi di Roma

Del 20 Giugno 2023

Oggi all’Annual Meeting 2023 di Assarmatori che si è svolto al Grand Hotel Parco dei Principi di Roma dal titolo “Al servizio dell’Italia” è intervenuto il Ministro Musumeci affrontando diversi punti.

“Abbiamo la necessità di accostarci al tema mare comprendendone tutte le sfaccettature, per questo la Meloni ha voluto un ministero. che non è la soluzione di tutti i problemi. È il primo concerto lasso per metter attorno ad un tavolo soggetti pubblici e privati che si occupano di mare.

Nel passato ci sono stati tentativi che sono naufragati.

In questi mesi abbiamo chiamato quasi tutti i soggetti che si occupano di mare. Poco fa ho parlato con la commissione Grandi rischi perché c’è da valorizzare la geologia marina. Non bisogna dimenticare che le prime manifestazioni dei terremoti si vedono negli abissi del mare. Non dimentichiamo che spesso i terremoti sono seguiti dal maremoto. Bisogna mettere in sintonia le varie filiere del mondo economico e scientifico. Non siamo molto indietro rispetto all’Europa ma noi siamo per eccellenza la nazione del mare. Non è merito nostro ma del padre eterno! Ma questo ci impone la necessità di dover operare in questo senso per non farci lasciare impreparati”.

In un secondo intervento ha poi parlato del Pnrr.

“Qualunque tipo di iniziativa si voglia avviare con il Pnrr dobbiamo sapere che entro il giugno 2026 l’opera deve essere collaudata.

Quindi dobbiamo lavorare per opere che si possono realizzare in tre anni, pertanto non possiamo immaginare gli stadi. Ma c’è una diffusa progettualità di imprese piccole e medie che psosano essere completate.

Con il ministro Fitto ho affrontato il tema della messa in sicurezza del territorio, visto quanto successo in Emilia Romagna che non è stata l’ultima tragedia: noi dobbiamo mettere in sicurezza il territorio. Con gradualità. Immaginare che mezzo miliardo del Pnrr possa essere destinato alla ricostruzione dell’Emilia Romagna significa mettere quella regione nelle condizioni di avviarsi ad un percorso di normalità.

L’errore è stato aver immaginato il Pnrr come la soluzione di tutti i problemi. Sicuramente è una risorsa significativa, che pagheranno i nostri figli e nipoti, ma non abbiamo fatto i conti con le articolazioni dello Stato, con la loro efficienza. Non bastano i soldi se poi per fare un progetto ci vuole un anno e due per avere una autorizzazione ambientale.

Allora rimoduliamo ed estromettiamo i progetti che richiedono 8 anni, come suggerisce il Ministro Fitto. Inseriamo solo ciò che può essere realizzati in tre anni. Ma dobbiamo anche modificare le procedure. Il Cipom serve a evidenziare le criticità che ruotano intorno al sistema mare. Oggi ne sono emerse due/tre. Abbiamo bisogno di capire non solo quale e la criticità, ma anche come avviarla a soluzione”.