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Torre Guaceto: tutelare l’ambiente marino con l’aiuto dei pescatori locali

Nell'ambito del processo di sensibilizzazione, i pescatori sono regolarmente coinvolti nei servizi ecosistemici e nel monitoraggio

Del 4 Luglio 2022
Area Marina Protetta Torre Guaceto

L’impegno ad arrestare e invertire la perdita di biodiversità marina è una priorità fondamentale dell’UE, come sottolineato dalla recente comunicazione internazionale sulla governance degli oceani. Uno dei principali strumenti dell’UE per raggiungere questo obiettivo è la creazione e la gestione di aree marine protette (AMP), in linea con la sua posizione di raggiungere, nel contesto dei negoziati globali in corso, un ambizioso quadro globale per la biodiversità con il 30% del oceano coperto da AMP entro il 2030.

Torre Guaceto è una di quelle AMP, che compongono un mosaico di aree protette sull’oceano all’interno e all’esterno dell’UE. Si trova in Puglia, nel sud Italia, e si estende su 2.227 ettari e copre una costa di 8,4 km. Protegge un’area con alcune delle specie più ricche del Mediterraneo e comprende habitat come praterie di fanerogame, spiagge sabbiose e formazioni coralline mediterranee di acque profonde.

Torre Guaceto è una AMP relativamente “vecchia”, creata nel 1991, e all’inizio tutti i tipi di pesca erano vietati per 5 anni al fine di consentire la rigenerazione degli stock ittici. Successivamente il Consorzio di gestione del territorio (composto dai due comuni di Brindisi e Carovigno e il WWF) ha collaborato con un’équipe tecnica, pescatori locali e istituti di ricerca per sperimentare e definire regole comuni per la pesca nella riserva.

Gli obiettivi principali delle AMP sono fornire zone in cui i pesci possano riprodursi e crescere; proteggere gli habitat critici dai danni causati da determinati metodi di pesca; preservare la biodiversità ed eventualmente proteggere i predatori ai vertici della catena alimentare, che aumentano la stabilità ecologica degli ambienti costieri. Tenuto conto di tali obiettivi, può accadere che le AMP comportino conflitti con pescatori le cui attività siano ridotte o alterate. Per evitare ciò, il consorzio di Torre Guaceto ha inserito fin da subito i pescatori nel suo processo decisionale.

Attraverso numerosi incontri con i pescatori locali i consorziati hanno concordato dei criteri, che sono ormai gli elementi cardine del regolamento che disciplina la pesca nell’AMP di Torre Guaceto. In particolare, tali norme riguardano i tipi di attrezzi da pesca consentiti (più restrittivi rispetto alle regole generali) e la frequenza della pesca (solo una volta alla settimana). Il regolamento individua anche le zone interdette e quelle di vivaio e limita il numero di pescatori che hanno accesso alla riserva. Di conseguenza, i pescatori della comunità locale si sentono altamente privilegiati.

I pescatori hanno accettato queste regole piuttosto restrittive perché vedono che sia il numero che le dimensioni dei pesci che catturano in un solo giorno nella riserva sono superiori a quanto possono ottenere fuori dalla riserva negli altri giorni della settimana.

Nell’ambito del processo di sensibilizzazione, i pescatori sono regolarmente coinvolti nei servizi ecosistemici e nel monitoraggio settimanale. Ciò ha consentito di gestire la riserva in modo da rispondere rapidamente ai cambiamenti degli attuali stock ittici effettivi.

Il consorzio ha ricevuto il sostegno del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) per diversi progetti, volti alla gestione degli stock e alla co-progettazione con i piccoli pescatori delle regole per le attività nell’AMP. Inoltre, i progetti più recenti, con il sostegno dei tre gruppi di azione locale (GAL) per la pesca costiera, spingono per l’ampliamento dell’AMP di Torre Guaceto e per aumentare l’uso sostenibile delle risorse marine da parte dei pescatori e delle comunità locali.

La comunicazione sulla governance internazionale degli oceani del giugno 2022 ribadisce che le attività di pesca devono rispettare i principi della conservazione a lungo termine e dell’uso sostenibile delle risorse marine viventi e degli ecosistemi marini: l’AMP di Torre Guaceto, in estrema sintesi, rappresenta tali principi, pur valorizzando con successo competitività della piccola pesca locale, a vantaggio delle comunità costiere locali.