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Ultimi giorni per visitare la mostra “Sognando i corsari. Livorno e il suo mare negli Archivi Alinari”

In programma fino all'8 ottobre al Museo della Città di Livorno

Del 5 Ottobre 2023

Fino a domenica 8 ottobre al Museo della Città di Livorno la mostra fotografica promossa e organizzata dal Comune di Livorno, curata da Fondazione Alinari per la Fotografia con il patrocinio della Regione Toscana insieme al Comune di Livorno.

Curatrice Rita Scartoni di Alinari, Catalogo Sillabe.

In esposizione opere dei preziosi Archivi Alinari, uno dei giacimenti fotografici più grandi e antichi al mondo. Il patrimonio conta oltre cinque milioni di pezzi, numerosi dei quali unici, databili dal 1841 ai nostri giorni, raccolti in centinaia tra archivi e collezioni di grande rilevanza per la storia della fotografia, non solo italiana. Nel dicembre del 2019 questo  archivio è divenuto pubblico grazie all’acquisto della Regione Toscana, operazione di politica e investimento culturale tra i più importanti degli ultimi anni, che lo ha salvato dalla dispersione e dallo smembramento, garantendone la conservazione e la sua accessibilità.

Il legame tra la città dei 4 Mori e il suo mare, i cambiamenti sociali e di costume a Livorno, sono raccontati attraverso un secolo (a cavallo tra l’800 e fino agli anni ‘60 del 900) di fotografi e di fotografie. 

A partire dal dagherrotipo della Dogana D’Acqua attribuito ad Aristide Castelli del 1845 ca. Livorno accoglie precocemente l’invenzione della fotografia. Infatti già nel 1843, a soli 4 anni dalla scoperta del dagherrotipo, Giuseppe Marzocchini aprì proprio a Livorno il primo studio fotografico in Toscana, un primato che riguarda non solo Livorno ma tutto il territorio regionale, come rivendicato in una reclame della fine del secolo che definiva lo Stabilimento Marzocchini “la più antica fotografia di Toscana”. 

Scorreranno nella emozionante esposizione al Museo della Città foto di stabilimenti balneari e bagnanti, mareggiate, vari di navi, palombari, pescatori e altri mestieri legati al mare, quartieri costruiti lungo le vie d’acqua interne alla città, negli scatti di fotografi (o intere dinastie di fotografi) livornesi. 

Nomi di artisti della macchina fotografica come Bettini e Miniati non lasceranno indifferenti gli appassionati e conoscitori di fotografia e sorprenderanno per il loro fascino i visitatori che vedranno per la prima volta le loro immagini.

Sorprendenti e di tutt’altro tenore le diapositive colorate a mano dallo scienziato fiorentino Giorgio Roster nei suoi soggiorni all’isola d’Elba nella seconda metà dell’800, così come sempre all’Elba sono state scattate altre fotografie amatoriali di vacanze estive risalenti agli anni Venti e Trenta.

Quanto al titolo, a cosa si riferisce? Ad una incantevole foto di Michele Vestrini del 1958 che raffigura un bambino di spalle, seduto su una spalletta della Terrazza Mascagni; di fronte a lui, nella vastità del mare aperto, la celebre nave “Vespucci”a vele spiegate. 

O forse, i corsari?

Spiega la curatrice della Fondazione Alinari Rita Scartoni: “L’inafferrabile vastità del mare può essere solo suggerita nello spazio ristretto di una fotografia. La sua natura fluida, la quiete instabile, sempre animata dal vento e da invisibili correnti, può essere colta meglio in rapporto ad altri elementi:la linea dell’orizzonte, il profilo roccioso di una costa su cui si frangono le onde, una mareggiata che investe un molo. 

E se, come la natura invisibile e di per sé non fotografabile del vento, anche quella del mare ha bisogno di un soggetto altro per meglio rivelarsi, la sua immensità può essere solo immaginata e sognata. 

È con la dimensione del sogno che metaforicamente inizia il  viaggio nel mare di Livorno. Sognando i corsari è infatti il titolo di una fotografia di Michele Vestrini del 1958: un bambino seduto di spalle sulla balaustra della Terrazza Mascagni che pare perdersi con il pensiero nella grandiosità del mare aperto, in avventure di pirati suggerite dal veliero al largo della costa. Ed ecco che la quiete apparente del soggetto ci porta nella dimensione dell’immaginario dove trovano spazio l’incontro, 

lo scambio, la circolazione di idee e di passioni, caratteristi che proprie di una città e di un territorio che, come quello di Livorno, è intimamente legato al suo mare”.

Orari:

dal lunedì al venerdì 10-20

sabato e domenica 10-22

Biglietti:

Intero 6 euro, ridotto 4 euro, ridotto scuole 2 euro, visita guidata 2,50 euro.

Possibilità di biglietto open, acquistabile anche online.

Visite guidate

Visite guidate su prenotazione e a orario garantito il sabato alle 18 e alle 19 senza prenotazione. Costo visita guidata 2,50 euro.

Foto di Michele Vestrini