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Economia del mare : La Resilienza dei Porti

“I porti non si fermano” è il titolo dato all’Assemblea Assoporti che si è svolta il 22 giugno a Roma

Del 28 Giugno 2022

“I porti non si fermano” è il titolo dato all’Assemblea Assoporti che si è svolta il 22 giugno a Roma. Un titolo emblematico che sta ad indicare la rotta sulla quale stanno procedendo i porti ieri come oggi: quella della resilienza, della voglia di fare, dell’innovazione e dei cambiamenti. E sono proprio questi i temi di cui si è discusso nel corso della mattinata che ha visto presenti, oltre al presidente di Assoporti Rodolfo Giampieri, anche diversi esperti ed Enrico Giovannini, Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. La giornata è stata inoltre l’occasione per consegnare un report dal titolo “Highlights sul trasporto marittimo e la logistica” a cura di Assoporti e SRM che contiene le statistiche più aggiornate sul trasporto marittimo e sulla logistica e che mette in luce l’impatto degli eventi che stanno contribuendo a plasmare l’andamento del commercio internazionale, come la guerra Russia-Ucraina e la pandemia.

Se nel 2021 sono stati superati gli scambi di merci del 2019, ora ci troviamo di fronte ad una nuova situazione che sta determinando un generale incremento delle spese e i cui effetti reali si vedranno nel corso del tempo. “Nella competizione sono entrati altri attori: costosi noli marittimi, l’aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime che hanno portato a un’inflazione più elevata e più ampia del previsto e, non ultime, le tensioni politiche, che determinano instabilità diffusa. E, anche se la portualità italiana nel primo trimestre 2022 ha mostrato un dato in stabile crescita, gli effetti complessivi della guerra li iniziamo ora a contabilizzare”, ha aggiunto il presidente.

Eppure c’è un aspetto critico legato a quanto avvenuto negli ultimi anni che si sta rivelando una grande opportunità: si tratta dei problemi di approvvigionamento di alcune materie dovuti alla delocalizzazione delle attività e che, invece di determinare una implosione e una pesante criticità, ha spinto le aziende alla rivalutazione delle scelte commerciali precedenti, creando il fenomeno dell’accorciamento della catena logistica, riportando così il Mediterraneo e l’Italia al centro delle rotte. “La situazione di profonda crisi globale – ha spiegato il presidente – sta creando nuove opportunità per l’Italia, che è la seconda potenza manifatturiera d’Europa e l’ottavo esportatore al mondo: leader nel trasporto via mare a corto raggio nel bacino del Mediterraneo con una quota di mercato del 38%, è leader mondiale per flotta RO-RO. A tal proposito, questa tipologia di trasporto, quando si configura come Autostrade del Mare, attraverso cui i camion sono sottratti alla strada per viaggiare su nave, rappresenta una iniziativa di successo dell’Italia che asseconda anche l’esigenza di sostenibilità”.

Mai come adesso, infatti, sono importanti la transizione ecologica e quella digitale. Per questo “insieme al Ministero, abbiamo lavorato per ottenere alcune modifiche della legislazione in materia di Piani Regolatori Portuali, con una semplificazione delle procedure. E sul tema della sostenibilità, abbiamo lavorato per favorire l’economia circolare in materia di riciclo dei rifiuti”. Perché, come afferma il Ministro, “la transizione ecologica non è qualcosa di auspicabile, ma qualcosa da realizzare”. Affermazione a cui ha fatto eco anche Giulio Lo Icono, responsabile Operativo ASVIS: “L’unico strumento che abbiamo per superare le crisi che stiamo vivendo è quello di cambiare il modello di sviluppo. Se riusciamo a fare questo, siamo a buon punto”. La mattinata è stata l’occasione, inoltre, per parlare di sicurezza sul lavoro. Partendo proprio da questo, il Ministro ha voluto sottolineare la necessità di fare dei passi in avanti su diversi fronti, “Per la questione sicurezza sul lavoro abbiamo in programma un incontro con l’Inail. Inoltre dobbiamo puntare sempre più sui giovani: il porto di Rotterdam non è solo un luogo in cui passano le merci, ma luogo in cui si adoperano le menti migliori, in cui si fa innovazione e si realizzano startup. A tal proposito è fondamentale tenere in considerazione che spesso le Università si trovano nei pressi dei porti”. Altro elemento sul quale lavorare è la parità di genere, come hanno sottolineato in molti nel corso dell’incontro, a cominciare da Sonia Sandei, head of Electrification ENEL: “Ci sono dati che ci dicono che la presenza delle donne migliora la produttività dell’azienda, soprattutto se ricoprono ruoli apicali. Abbiamo fantastiche figure che si stanno formando e possiamo dare un messaggio positivo anche alle giovani ragazze”. Proprio per favorire questo, è stato stipulato un patto “frutto del lavoro delle AdSP e sollecitato dal Ministro, che vuole essere un primo passo verso il coinvolgimento delle donne nelle attività di ciascun porto”, ha concluso il presidente. Un passo che rientra tra gli obiettivi del PNRR e del Fondo Complementare che vanno nella direzione della modernizzazione del Paese e che a favore dei porti, della logistica e dei trasporti marittimi prevendono circa 5 miliardi di euro.