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Il Presidente Umberto Masucci presenta Naples Shipping Week 2022: il cluster marittimo per il Ministero del mare

Tanti gli appuntamenti in programma a Napoli dal 26 settembre al 1 ottobre

Del 21 Settembre 2022

Mancano pochi giorni all’edizione 2022 della Naples Shipping Week, la settimana internazionale dello shipping e della cultura del mare guidata dal Propeller Club Port of Naples e da ClickutilityTeam, che si terrà dal 26 settembre al 1 ottobre a Napoli.

Abbiamo intervistato Umberto Masucci, il Presidente Propeller Club Port of Naples, International Propeller Club e, appunto, Naples Shipping Week, ripercorrendo con lui le tappe e le principali tematiche al centro del confronto.

Presidente, colpisce molto il ricco programma di eventi di questa edizione della Naples Shipping Week…

Noi abbiamo una squadra pubblico-privata di 40-50 soggetti, tra presidenti di categoria, istituzioni, comune, autorità portuale, autorità marittima sia locale che nazionale, che è stata coinvolta da oltre un anno per il successo della manifestazione. Ognuno costruisce qualche evento.

Ad esempio, tanto per parlare di università, noi ne abbiamo quattro coinvolte: la Federico II, la Parthenope, l’Unisannio e l’Unifortunato.

Per quanto riguarda le navi, abbiamo la Marina Militare con Nave Palinuro e la Capitaneria di porto con Nave Diciotti, che per tutta la settimana saranno visitabili dalla città, essendo ormeggiate al molo 5 della stazione marittima.

E poi abbiano tutti i soggetti privati: degli armatori, degli agenti marittimi, degli spedizionieri, tutti.

Noi abbiamo messo la cornice, poi il quadro ce l’ha messo ognuno di questi.

Per fare tanti eventi in una settimana, vuol dire che c’è una squadra che lavora, su base volontaria e con l’orgoglio di mettere Napoli al centro dello shipping, della portualità e della logistica italiana e mondiale.

Il dato più importante e sintomatico del successo della manifestazione, e credo che è per la prima volta che in Italia avviene qualcosa del genere, è sicuramente uno: in una settimana noi abbiamo il numero 1 dell’istituzione marittima mondiale, che è il segretario generale dell’IMO, il coreano Kitack Lim che apre la Shipping Week e la numero 1 dell’istituzione marittima europea, la croata Maja Markovčić Kostelac, che è l’executive director dell’Agenzia europea per la sicurezza marittima (EMSA). Quindi i due soggetti più importanti al mondo nel nostro settore sono a Napoli nella stessa settimana.

E in più abbiamo il corpo delle capitanerie di porto italiane che ospita a Napoli durante NSW da giovedì a sabato, il Med Forum, che è la riunione di tutte le guardie costiere del Mediterraneo: avremo una centinaia di ammiragli e altri comandanti che si riuniscono e discutono di tematiche relative alle loro attività.

Il giovedì 29 pomeriggio abbiamo, invece, 150 giovani dall’Italia e dal mondo che vengono a Napoli e fanno parte delle associazioni di Gruppo Giovani Federagenti, Fedespedi Giovani, Gruppo Giovani Armatori Confitarma e YoungShip Italia.

Abbiamo, poi, il mercoledì 28 un importante convegno sulle ZES, ma non ci parliamo addosso: abbiamo fatto venire il numero 1 dal Marocco e il numero 1 da Suez, dove le free zone le hanno fatte per davvero e hanno portato tanta ricchezza al territorio.

Ripercorriamo insieme anche le altre tappe principali in programma…

Il lunedì 26 mattina apriamo alla grande, come dicevo, con il segretario generale dell’IMO che è il key note speaker e poi a seguire il direttore del Mattino di Napoli De Core modererà una tavola rotonda con 7 sindaci di città-porto e cioè i sindaci di Valencia in Spagna, di Genova, di Napoli, di Livorno, di Palermo, di Ravenna, di Monfalcone e Rijeka in Croazia, che dibattono sul tema città-porto, quindi quello che può essere il valore aggiunto che il porto può dare alla città e viceversa e quali sono i problemi e come gestirli in positivo.

Il lunedì in tardo pomeriggio abbiamo il cocktail di apertura alla Fondazione Anton Dohrn, la stazione zoologica napoletana, che è un’eccellenza mondiale e che ha sempre fatto parte delle shipping week. Faremo una visita guidata al nuovo museo da poco aperto, il Museo Darwin Dornh e all’acquario.

Il martedì 27, nell’ambito di Procida capitale della cultura, con Nave Palinuro ci recheremo sull’Isola, che organizza ogni anno un premio dedicato ai ragazzi che hanno finito il quinto superiore. Quest’anno ha deciso di farlo durante la shipping week, proprio perché ne ha colto l’importanza. A Procida celebreremo i ragazzi, premiandoli e alla fine della settimana, giovedì e venerdì, saranno 70 ragazzi del nautico a venire a Napoli. Si tratta delle classi che ora entrano in quinta e che durante lo scorso anno scolastico abbiamo formato per essere pronti per la NSW. Durante Port & Shipping Tech, la main conference che si alterna un anno a Genova e un anno a Napoli, i ragazzi presenti faranno un diario e il diario vincitore avrà una borsa di studio dal propeller per partecipare all’accademia della Marina mercantile di Genova.

Poi, venerdì 30, chiudiamo nella spettacolare location di Pietrarsa, il Museo nazionale ferroviario al centro del Golfo di Napoli, a Portici dove partiva la prima ferrovia italiana, la Napoli-Portici appunto. In questa location spettacolare sul mare, tra vagoni ferroviari di cent’anni, si terrà la nostra cena finale di networking che noi abbiamo sempre voluto fare in luoghi dell’arte. Nelle ultime edizioni siamo stati dentro Castel dell’ovo, Palazzo reale e Castel sant’elmo e ora andremo a Pietrarsa.

Sabato 1 ottobre la mattina chiuderemo con “IL MARE E L’ACQUA DI NEAPOLIS. Heritage Community Network per un museo diffuso e condiviso” insieme al direttore del CNR IRISS, un’altra eccellenza internazionale e al direttore del MANN.

Venendo a uno dei temi al centro della main conference del 29 e 30 settembre, la Port & Shipping Tech, in che modo si parlerà della centralità dell’Italia nel Mediterraneo?

Il tema lo declino in senso grafico e demografico. Come ho detto a Hong Kong in una conferenza qualche mese fa, noi abbiamo 8.000 km di costa e la Cina ne ha 14.000, però la Cina ha un miliardo e 400.000 persone noi 60 milioni, quindi l’importanza per noi delle coste e del mare è fondamentale. L’Italia è uno dei paesi sicuramente da questo punto di vista in Europa, ma anche nel mondo, con una importanza marittima.

Questo settore è tanto più importante nel Mediterraneo verso il Sud, perché chiaramente la centralità del Sud si afferma con la centralità del Mediterraneo. E la centralità del Mediterraneo l’avremo sempre più.

Noi abbiamo un paese come l’Africa di fronte che diventa sempre più forte demograficamente. Secondo la Population division dell’UNCTAD passerà da 1,250 miliardi del 2015 a 2,5 miliardi raddoppiando nel 2050 e il Mediterraneo con tutti i Paesi che si affacciano raggiungeranno i 650 milioni eguagliando l’Europa che scende da 750 a 650.

Noi dovremmo sempre più cercare di non vivere l’Africa solo come un problema legato ai flussi migratori, che continueranno e probabilmente aumenteranno, ma anche come un’opportunità di scambi, di traffici marittimi, per portare lì le nostre conoscenze, il nostro know how. Questa è sicuramente un’opportunità, grazie alla nostra geografia, soprattutto del Sud Italia e in particolare di Napoli e della Campania.

Ma centralità del mare significa anche centralità nelle politiche nazionali…

Da sempre noi portiamo avanti come propeller, con i nostri 1400 soci nelle 25 sedi, quelle che sono le istanze delle associazioni marittime e del cluster, e cioè affermiamo che abbiamo bisogno di accorpare le competenze del mare e quindi di un Ministero del mare.

Credo che questo tema sarà confermato anche durante la Naples Shipping week, che sarà importante in tal senso, perché avverrà nella settimana immediatamente dopo il voto, quando staranno a vedere chi ha vinto e chi ha perso, ma anche che contenuti dare al governo.

Quindi noi vorremmo mandare dei messaggi, credo tutti quanti, sull’importanza del settore marittimo.

Sarà un’importante occasione di confronto con tutti i partiti, avendo invitato i rappresentanti più legati al cluster marittimo-portuale, proprio per ascoltare le esigenze che vengono dal nostro mondo, da Napoli, dalla Campania e un po’ più in generale da tutto il Paese.

Il nostro mantra è sempre uno: l’istituzione del ministero del mare, che non vuol dire per forza ministero del mare, ma può essere una delega alla presidenza del consiglio o quello che sia, io la dico semplicemente così: attenzione al settore marittimo!

Roberta Busatto,
Direttrice Economia del Mare Magazine