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L’UE cofinanzia un progetto dell’associazione dei porti dell’Alto Adriatico

Del 7 Ottobre 2014

Nell’ambito dell’ultimo bando TEN-T l’Unione Europea ha concesso ai porti della North Adriatic Ports Association (NAPA) un cofinanziamento al 50% (pari a 322mila euro) per la realizzazione di un Masterplan per lo sviluppo di infrastrutture portuali per LNG (gas naturale liquefatto) e altre soluzioni a basso impatto ambientale.

Leader del progetto, denominato Poseidon Med-Costa II, è la Qatar Energy Europe, società di consulenza del settore energetico appartenente ad un fondo di investimento del Quatar, che ha coinvolto partner di Grecia, Cipro, Qatar e operatori come Contship Italia e Grimaldi Group. A capitanare il progetto per il NAPA sarà l’Autorità Portuale di Venezia, alla quale saranno cofinanziati 110mila euro, mentre agli altri porti dell’associazione – Trieste, Capodistria e Rijeka- andranno 70mila euro ciascuno.

L’associazione ha spiegato che si tratta del primo progetto in Adriatico e nel Mediterraneo per lo stoccaggio e rifornimento del gas naturale liquefatto e il primo progetto europeo che coinvolge anche Paesi extra UE con l’obiettivo di trovare adeguate soluzioni per l’uso di carburanti alternativi in linea con i trend dello shipping mondiale e in relazione alle infrastrutture locali e le caratteristiche ambientali.

I risultati saranno presentati entro dicembre 2015 con una conferenza pubblica con l’obiettivo di validare i risultati raggiunti da tutti gli stakeholder (compresi Serbia, Montenegro e Albania) e rilasciare all’UE il Masterplan. Il primo incontro tra tutti capofila di progetto si è tenuto in questi giorni ad Atene e i prossimi meeting a livello locale si terranno entro la fine di questo mese.

L’associazione NAPA ha evidenziato che l’azione conferma l’interesse dell’UE nel supportare i futuri progetti di sviluppo dei porti adriatici e contribuisce alla creazione di un piano strategico internazionale per la realizzazione di un modello di sviluppo delle infrastrutture portuali in grado di accogliere e potenziare l’uso dell’LNG e delle altre fonti energetiche alternative. L’iniziativa, inoltre, analizza la possibilità di usare motori elettrici nelle aree portuali e di produrre investimenti per l’elettrificazione delle banchine.