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Nuovo rapporto Adriatic Sea Tourism Report

Del 27 Aprile 2017

Ha preso il via oggi a Budva (Montenegro) la terza edizione di Adriatic Sea Forum – cruise, ferry, sail & yacht, l’evento internazionale e itinerante dedicato al turismo via mare nell’Adriatico (crociere, traghetti e nautica – vela e motore) ideato da Risposte Turismo, società di ricerca e consulenza a servizio della macroindustria turistica.

Il Forum, organizzato quest’anno in partnership con l’Ente Nazionale del Turismo del Montenegro, il Ministero dello Sviluppo Sostenibile e del Turismo e l’Ente per la gestione delle coste del Montenegro, è un’occasione di incontro, studio, confronto e analisi sulle potenzialità dell’Adriatico, inteso come un’unica destinazione turistica di eccellenza per il turismo via mare.

Dopo i saluti introduttivi, tra gli altri, di Olivera Brajović – Direttore Generale Direzione dello Sviluppo del Turismo – Ministero dello Sviluppo Sostenibile e del Turismo del Montenegro, Dragan Krapović, Sindaco di Budva e Kristijan Pavić – Presidente di MedCruise, e un keynote speech in videoconferenza di Simone Masé, Chief Marketing Officer di Publicis Communications e Managing Director di Publicis Italia sulla sfida rappresentata dalla creazione di un brand, il forum è proseguito con la sessione plenaria di apertura intitolata “Tackling the Adriatic challenge together”.

Nella sessione, a cui hanno partecipato Ardit Çollaku – Direttore Agenzia Nazionale del Turismo dell’Albania, Alioša Ota – Direttore Italia, Ente Sloveno per il Turismo e Željka Radak-Kukaviĉić – Direttore Ente Nazionale del Turismo del Montenegro, si è dibattuto sulla promozione dell’Adriatico come unica destinazione turistica.

A seguire Francesco di Cesare – Presidente di Risposte Turismo – ha presentato la nuova edizione di Adriatic Sea Tourism Report, il report di ricerca di riferimento sul turismo via mare nell’Adriatico legato ai settori crociere, traghetti e nautica realizzato da Risposte Turismo.

Per quanto riguarda il traffico crocieristico, secondo lo studio nel 2017 nei porti crocieristici dell’Adriatico verranno movimentati circa 4,73 milioni di passeggeri (-6,51% sul 2016) e verranno effettuate 3.428 toccate nave (-8,01%).

Tali dati sono il frutto della proiezione effettuata da Risposte Turismo sulle previsioni, rispettivamente, di 18 e 26 porti crocieristici dell’Adriatico, scali che, complessivamente, nel 2016 hanno rappresentato il 94,7% del totale passeggeri movimentati e il 91,8% delle toccate nave.

A livello di singoli porti, il 2017 dovrebbe chiudersi con Venezia saldamente al primo posto con circa 1,42 milioni di crocieristi movimentati (-11,4%) e 473 toccate nave (-10,6%), seguito da Dubrovnik con circa 744 mila crocieristi (-10,7%) e 537 toccate nave (-16%) e da Corfù, con 635 mila crocieristi (-15,2%) e 408 toccate nave (-15,2%).

Adriatic Sea Tourism Report contiene anche le previsioni 2017 relative alla movimentazione passeggeri su traghetti, aliscafi e catamarani in 16 scali, rappresentativi del 58% del totale dei passeggeri movimentati nel 2016.

Secondo Risposte Turismo l’anno in corso dovrebbe chiudersi con una leggera crescita rispetto al 2016 (+1,5%), per un totale di 17,9 milioni di passeggeri. Stabile, invece, il numero atteso delle toccate nave (circa 83.800, +0,3%).

Più in particolare, tra i porti italiani esaminati Pesaro dovrebbe doppiare le connessioni con le isole croate (circa 64 toccate nave), il porto di Otranto dovrebbe essere connesso durante l’estate per la prima volta con Corfù. Stabile la movimentazione passeggeri attesa per Ancona e Brindisi con, rispettivamente, 950 mila e 510 mila passeggeri.

Passando ad altri porti dell’area oggetto di analisi, previsioni positive per Split (4,6 milioni di passeggeri, +2%), Zadar (2,3 milioni, +1,9%), Rijeka (130 mila passeggeri, +1,3% sul 2016), Šibenik (285 mila passeggeri, +3,2%) e Durres (847 mila passeggeri, +0,9%). Stabile invece la movimentazione passeggeri attesa nei porti di Dubrovnik (550 mila passeggeri), Poreč (81 mila passeggeri), Rovinj (23 mila passeggeri) e Umag (9.500 passeggeri).

Rimanendo sempre al macro settore traghetti/aliscafi/catamarani, dall’analisi della movimentazione passeggeri per paese, Adriatic Sea Tourism Report ha confermato, per il 2016, la leadership della Croazia, ottenuta grazie circa 8,9 milioni di passeggeri movimentati (+3,1% sul 2015, valore pari al 50,3% del traffico complessivo dell’area adriatica) e circa 48 mila toccate nave (+10,6%, valore pari al 57,3% del totale toccate nave registrato).

Alle sue spalle si collocano la Grecia, con circa 4,6 milioni di passeggeri (+4,4% sul 2015, valore pari al 26,1% del totale) e circa 25 mila toccate nave (+0,4%, valore pari al il 30,2% del totale) e l’Italia, che nel 2016 ha fatto registrare circa 2,8 milioni di passeggeri movimentati (+1,5% sul 2015, valore pari al 16% del totale) e 7.100 toccate nave (-15%, valore pari all’8,5% del totale).

Oltre alle crociere e ai ferry, Adriatic Sea Tourism Report affronta a tutto campo il turismo via mare e dunque dà ampio spazio ogni anno al comparto nautico. Proseguendo il lavoro di indagine iniziato nel 2013 con la prima edizione del report, la mappatura 2017 fa emergere 331 marine per complessivi circa 78 mila posti barca.

Tra i paesi che si affacciano sull’Adriatico l’Italia risulta essere nuovamente la nazione con il maggior numero di marine (188, pari al 56,8% del totale) e posti barca (oltre 48 mila, pari al 62,2% del totale). Sugli altri gradini del podio la Croazia (122 marine e poco più di 20 mila posti barca) e la coppia Slovenia – Montenegro, con 8 marine e, rispettivamente, 3.470 e 3.450 posti barca.

Il report contiene inoltre le previsioni 2017 relative al giro d’affari di un campione di 65 marine e 24 società di charter dell’Adriatico. Entrambi i campioni evidenziano segnali di ottimismo per l’anno in corso, ipotizzando un andamento stabile o positivo.

Più in particolare, per quanto riguarda le marine il 53% degli intervistati prevede una stabilità nel valore della clientela, mentre il 42% si aspetta un incremento.

Con riferimento invece alle società di charter, l’89% del campione prevede un incremento della clientela di imbarcazioni a vela, valore che scende al 50% per le imbarcazioni a motore.

Adriatic Sea Tourism Report contiene quest’anno anche un focus sugli investimenti effettuati nell’ultimo triennio e in programma nei prossimi due anni nella marine dell’area. In particolare dall’analisi condotta da Risposte Turismo, il triennio 2015-2017 sta registrando investimenti per 50 milioni di euro. Mentre nel prossimo biennio è prevista l’apertura di 8 nuove strutture di cui 4 in Italia (in Veneto Darsena Alberoni e Porto Caleri, in Abruzzo Francavilla a Mare e in Puglia Otranto), 3 in Croazia (nel Quarnero Marina Muroskva e Port Podbaran Marina e nella regione raguseo-narentana Marina Gruz) e 1 in Montenegro (Portonovi Marina Hotel), per un totale di oltre 2.200 nuovi posti barca.

“Il maritime tourism in Adriatico – ha affermato Francesco di Cesare, Presidente di Risposte Turismo – dà complessivamente segnali contrastanti che devono essere letti comunque come sprone a fare di più e di meglio. La crocieristica può contare oggi su una selezione di porti qualificati per infrastrutture e servizi su entrambe le coste adriatiche, e se i numeri 2017 non fanno sorridere è perché i tragici fatti di terrorismo nel Mediterraneo unitamente alla ancora irrisolta situazione di Venezia portano le compagnie ad alleggerire la propria presenza in Adriatico a beneficio di altre aree mondiali che negli anni (Asia su tutte) sono cresciute moltissimo”.

“Le compagnie di traghetti non alleggeriscono la presenza – ha proseguito di Cesare – ma anzi stanno valutando una loro intensificazione della stessa, sfruttando fattori congiunturali come un minor costo del bunker ed altri più strutturali come il crescente appeal delle mete adriatiche orientali per attirare domanda su vecchie e nuove rotte”.

“Da ultimo – ha concluso di Cesare – se c’è un mare che più di altri si presta ad una navigazione tranquilla e comoda a bordo di barche di diverse dimensioni questo è proprio l’Adriatico: l’offerta attuale di marine è già buona, gli investimenti per migliorare l’offerta e crearne di nuova sono rilevanti, le società di charter sanno che la loro clientela chiede sempre più esperienze di vacanza appaganti e sicure, e per questa ragione è più che lecito attendersi numeri migliori per questa tipologia di traffico turistico”.

La giornata di apertura del Forum continuerà con un keynote speech di Tom Fecke – Segretario Generale CLIA Europe, e terminerà con un dialogo sulla pianificazione delle rotte crocieristiche nell’Adriatico tra Carla Salvadó – Direttore cruise marketing Global Ports Holding, Michel Nestour – Vice presidente Global Ports & Destination Development Euromed Carnival Corp e Luigi Pastena – Direttore Worldwide Port Operations MSC Crociere.

Adriatic Sea Forum proseguirà poi domani con altre quattro tavole rotonde ed altri interventi a partire dalle 09:30. Il programma dettagliato dell’evento è disponibile sul sito www.adriaticseaforum.com

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